Un’alimentazione bio è davvero più sana?

Una sempre maggiore attenzione alla propria salute e alla tutela dell’ambiente da parte dei consumatori ha portato a un’ampia diffusione di prodotti biologici negli ultimi 20 anni. Di conseguenza, le coltivazioni biologiche in Italia sono raddoppiate rispetto a due decenni fa. Pensiamo per esempio che nel 2020 la Sicilia rappresentava da sola il 18% dei terreni agricoli dedicati al biologico in Italia1.

Ma un’alimentazione biologica presenta dei reali benefici per la salute? Il biologico garantisce prodotti privi di pesticidi?

Ecco il nostro approfondimento sul tema, redatto in collaborazione con il nutrizionista Anthony Berthou.

Cos’è l’agricoltura biologica?

L’agricoltura biologica è esente da trattamenti chimici di sintesi

L’agricoltura biologica vieta l’utilizzo di prodotti chimici come i pesticidi e i fertilizzanti sintetici. Si tratta infatti di sostanze artificiali create in laboratorio e prodotte a livello industriale, in particolare negli stabilimenti petrolchimici.

In agricoltura biologica, si fa esclusivamente ricorso a fattori di produzione provenienti da “sostanze naturali o sostanze derivanti da sostanze naturali”2. L’agricoltura biologica autorizza quindi soltanto 363 sostanze, contro le 2668 dell’agricoltura convenzionale3.

Inoltre, in agricoltura biologica sono vietate le sostanze di origine sintetica considerate problematiche per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Un esempio è il fungicida SDHI, usato spesso per le colture di frutta e cereali, che inibisce la proliferazione di funghi bloccando la respirazione delle cellule. Secondo vari studi, sarebbe in grado di ostacolare la respirazione cellulare di qualunque essere vivente (piante, animali, esseri umani), causando anomalie epigenetiche che potrebbero favorire l’insorgenza di tumori4,5. Per questo motivo, nel gennaio 2020, 450 ricercatori hanno richiesto di sospendere l’utilizzo dell’SDHI all’aperto6.

Questo fungicida è tra l’altro contestato per il suo impatto sulla biodiversità: alcuni studi ne dimostrano la tossicità su roditori, pesci, anfibi e, non ultime, le api. Una volta irrorati sulle coltivazioni, possono persistere vari mesi nel suolo ed entrare in contatto con vermi e insetti7.

Alcune sostanze naturali sono tuttavia controverse

Alcune sostanze naturali o di origine naturale utilizzate in agricoltura biologica possono rivelarsi comunque problematiche per la salute e/o l’ambiente. L’Europa ha quindi stilato una lista di 77 sostanze autorizzate nel biologico e “candidate alla sostituzione”8. Ciò significa che questi composti sono particolarmente preoccupanti per la salute dell’uomo o per l’ambiente, ma restano autorizzati in attesa di trovare alternative considerate valide dalle autorità.

Un esempio emblematico sono i pesticidi a base di rame, dannosi per la salute e per l’ambiente. Pensiamo in particolare alla poltiglia bordolese, un mix di solfato di rame e idrossido di calcio. Per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, l’INRAE (Istituto Nazionale francese per la Ricerca Agricola) indica che “alte concentrazioni di rame hanno effetti fitotossici riconosciuti sulla salute e lo sviluppo della maggior parte delle piante”9. Ma questo minerale ha anche un impatto sulla salute umana, in quanto presenta un elevato effetto pro-ossidante in grado di danneggiare le componenti delle nostre cellule10 (vedi l’articolo sugli antiossidanti).

L’agricoltura biologica consente quindi di ridurre drasticamente l’esposizione dell’uomo e dell’ambiente ai prodotti chimici di sintesi. Oggi, una delle principali sfide dell’agricoltura biologica consiste infatti nel cercare soluzioni alternative ai pesticidi naturali più problematici.

L’agricoltura biologica limita anche l’uso di additivi

L’agricoltura biologica restringe l’utilizzo di additivi. Nel biologico infatti, solo 55 additivi sono autorizzati rispetto ai 300 dell’agricoltura convenzionall11. Numerosi additivi molto controversi come la tartrazina (E102), il BHA (E320), i difosfati (E450) e l’aspartame (E951) sono vietati nei prodotti biologici.

Cosa prevede il logo biologico dell’Unione Europea

Introdotto nel 2010, l’Eurofoglia è l’unico label ufficiale promosso dall’Unione Europea. Si basa su un principio fondamentale: l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi è vietato nelle coltivazioni biologiche. Si basa sui presupposti seguenti:

Eurofoglia (Bio europeo)

  • Gli OGM sono vietati, però è prevista una soglia di tolleranza in caso di presenza fortuita (fino allo 0,9%).
  • L’alimentazione del bestiame è certificata bio per il 95%.
  • I prodotti trasformati devono contenere almeno il 95% di ingredienti provenienti da agricoltura biologica.
  • Negli allevamenti, i trattamenti ormonali sono vietati e il ricorso ad antibiotici limitato
  • Possono coesistere produzioni biologiche e non, a patto che si mantenga una distanza di 10 metri tra le due differenti coltivazioni.
  • Si autorizza l’uso di serre riscaldate.

Un altro logo molto conosciuto nel campo dell’agricoltura biologica è il logo Demeter, che presenta specifiche ancora più esigenti.

Demeter

  • Si applica tolleranza zero per gli OGM
  • L’alimentazione del bestiame è certificata bio al 100%.
  • I prodotti trasformati contengono il 100% di ingredienti bio.  
  • Alcuni additivi autorizzati nel biologici sono vietati nei prodotti Demeter, come il nitrito di sodio per i prodotti a base di carne o gli aromi “naturali”. 
  • Il rispetto del benessere animale è la priorità.
  • Le coltivazioni biologiche devono esserlo al 100% (produzioni bio e non bio non possono coesistere).
  • L’uso di serre riscaldate è limitato

I vari label si basano su criteri riguardanti i mezzi, e non i risultati. Non sono quindi in grado di garantire la totale assenza di pesticidi o agenti chimici nei prodotto. Garantiscono però che i produttori ne limitino l’uso secondo le condizioni stabilite.

E cosa dire della dicitura “residuo zero”?

Negli ultimi anni, è stata introdotta una dicitura che si posiziona tra agricoltura biologica e convenzionale.

A differenza dei label bio, il label «residuo zero» si basa sul risultato finale, ovvero l’assenza di pesticidi nel prodotto finito, e non sull’uso o meno di prodotti chimici durante l’intero ciclo produttivo. L’uso di pesticidi è autorizzato, ma si evitano i «trattamenti tardivi» o si privilegiano molecole a dissolvimento rapido.

In conclusione, questa dicitura può rappresentare una buona alternativa al bio, considerato ancora piuttosto caro. Per la tutela dell’ambiente invece, non presenta un interesse particolare in quanto autorizza comunque l’uso di pesticidi di sintesi.

Un’alimentazione bio riduce l’esposizione ai pesticidi

I prodotti di origine biologica in genere non sono mai completamente privi di pesticidi, ma vari studi concordano sul fatto che ne contengono una quantità nettamente inferiore. Secondo una vasta meta-analisi pubblicata nel 2014 dal British Journal Of Nutrition12, i prodotti biologici conterrebbero in media il 75% di pesticidi in meno rispetto agli alimenti provenienti da un’agricoltura convenzionale.

I pesticidi sono sostanze considerate responsabili di numerose patologie. Infatti, la maggior parte degli studi scientifici mostra un aumento del rischio di cancro nei soggetti più esposti a pesticidi13-18. I tumori più frequenti sono i linfomi non Hodgkin, le leucemie, i tumori cerebrali e ormono-dipendenti, i tumori al polmone e i melanomi. 

Numerosi studi evidenziano inoltre una correlazione tra l’esposizione ad alcuni pesticidi e il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson. Il rischio aumenterebbe infatti del 62% se l’esposizione risulta molto elevata19. I pesticidi sono coinvolti nell’aumento dell’insorgenza del morbo di Alzheimer20,21 e della malattia di Charcot22-24, ma anche dei disturbi cognitivi e ansiosi depressivi25,26.

L’esposizione ai pesticidi durante la gravidanza potrebbe inoltre avere conseguenze importanti sullo sviluppo del feto, aumentando il rischio di nascita prematura, autismo, malformazioni cardiache e complicazioni metaboliche in età adulta27-29. Infine, una maggiore esposizione ad alcuni pesticidi sembrerebbe favorire i disturbi della fertilità, sia maschile che femminile30.

Un’alimentazione bio riduce la contaminazione da metalli pesanti

Diversi studi scientifici mostrano che i prodotti biologici sono meno contaminati non solo da pesticidi, ma anche da alcuni metalli pesanti. Per esempio, il livello di contaminazione da cadmio è di quasi due volte inferiore nel bio che nei prodotti derivanti dall’agricoltura convenzionale12. La contaminazione da cadmio è principalmente legata all’utilizzo di fertilizzanti fosfatici, vietati nelle coltivazioni biologiche.

Il cadmio è una sostanza considerata cangerogena per l’uomo (gruppo 1) dallo IARC, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. È responsabile di tumori che colpiscono le vie respiratorie, in particolare i polmoni31. Si presume inoltre che sia una sostanza mutagena e tossica per la riproduzione32,33.

I benefici nutrizionali dell’alimentazione bio

Frutta e verdura biologiche sono più ricche di antiossidanti

La frutta e la verdura provenienti dall’agricoltura biologica hanno un tenore di antiossidanti più elevato (dal 20 al 70% a seconda del tipo di antiossidante) rispetto ai prodotti provenienti dall’agricoltura convenzionale12. Frutta e verdura non trattate, infatti, devono difendersi naturalmente contro le aggressioni esterne (siccità, parassiti, ecc.). Per far fronte a queste situazioni, producono un maggior numero di molecole di difesa, soprattutto polifenoli, dei composti appartenenti alla famiglia degli antiossidanti. 

Passare a un’alimentazione esclusivamente biologica significherebbe quindi aumentare dal 20 al 40% il tenore di antiossidanti contenuti nella nostra dieta, fino ad arrivare al 60% per alcune di queste sostanze.

Gli antiossidanti, molecole essenziali per la nostra salute, proteggono le cellule del nostro organismo e hanno un ruolo chiave nella prevenzione dei tumori, delle malattie degenerative (sclerosi multipla, morbo di Alzheimer, ecc.) e dei disturbi cardiovascolari (vedi il nostro articolo sugli antiossidanti).

I vegetali biologici contengono più vitamine e minerali

Alcuni studi dimostrano inoltre che il contenuto di alcune vitamine e minerali è più elevato nei vegetali biologici. Si tratterebbe dalla vitamina C (da +6 a +27%), ma anche del ferro (+21%) e del magnesio (+29,3%)34,35. Altri studi osservano invece differenze limitate o addirittura assenti36,37.

I prodotti animali biologici apportano più omega-3

Secondo vari studi, il tenore di omega-3 di carne e latte di origine biologica è maggiore e quello di omega-6 inferiore. Gli omega-3 sono acidi grassi dagli straordinari benefici il cui apporto è insufficiente nella nostra dieta attuale: ne consumiamo solo il 30% circa dell’apporto raccomandato. Al contrario, gli omega-6 risultano eccessivamente presenti nella nostra dieta (vedi il nostro articolo sui grassi).

L’apporto di omega-3 sarebbe, in media, del 22% superiore nella carne di origine biologica38. Negli allevamenti biologici infatti, il bestiame si nutre di erba e fieno, mentre in quelli convenzionali di mangimi a base di soia. Infine, secondo una meta-analisi basata su 170 studi, il latte biologico apporterebbe fino al 56% di omega-3 in più39.

L’alimentazione bio svolge un ruolo preventivo su numerose patologie

Un ampio studio condotto per 3 anni su 60.000 persone in Francia, noto come BioNutrinet, ha permesso di dimostrare i benefici di un’alimentazione biologica sul rischio di sovrappeso, obesità e diabete40. Secondo tale studio, un’alimentazione biologica determina un rischio di sovrappeso inferiore del 36% negli uomini e del 42% nelle donne. Anche il rischio di obesità risulta inferiore, del 62% negli uomini e del 48% nelle donne.

Il rischio di contrarre un diabete di tipo 2 sembrerebbe inoltre del 31% inferiore per chi integra alla propria dieta una gran quantità di prodotti biologici41,42. Alcuni pesticidi chimici sono infatti dei perturbatori endocrini che favoriscono l’obesità e il diabete.

Infine, secondo lo stesso studio, consumare regolarmente alimenti biologici ridurrebbe del 25% il rischio di sviluppare un tumore. Questo vale soprattutto per il cancro al seno nelle donne in menopausa (-34%) e per i linfomi (-76%). Tuttavia, dato che questo studio comporta alcuni bias, ulteriori dati saranno necessari per confermare tale impatto del consumo di prodotti biologici sullo sviluppo di tumori. 

Infine, uno studio pubblicato nel 2022 nella rivista Environment International associa l’alimentazione biologica a una riduzione significativa dello stress ossidativo, un fenomeno coinvolto in numerose patologie croniche (malattie neurogenerative, alcuni tipi di tumori, diabete)43. Secondo gli esperti, questi risultati sarebbero dovuti alla presenza di residui di pesticidi chimici nei prodotti convenzionali. 

Un’alimentazione bio: la soluzione ideale per la salute?

Un’alimentazione bio presenta senza dubbio numerosi benefici per la salute. È importante però che il consumo di prodotti biologici si inserisca nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata.

Pensiamo per esempio ai prodotti trasformati come le patatine in sacchetto o i biscotti. Anche se li scegliamo biologici, l’apporto di sale o zucchero potrà comunque risultare eccessivo. L’aspetto biologico non sarà quindi l’unico criterio da considerare, soprattutto quando acquistiamo prodotti trasformati.

Optare per il biologico nella scelta di prodotti grezzi come la frutta, la verdura, la carne o il latte è invece sicuramente un vantaggio per la salute.

Il label biologico europeo rappresenta un buon punto di partenza per limitare l’esposizione ai pesticidi, pur comportando alcuni limiti. Una soluzione ancora più interessante è rappresentata dai prodotti da label biologici ancora più esigenti, anche se spesso più costosi.

Fonti

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  • ² Conseil de l’Union Européenne. Règlement (CE) 889/2008; 2008; Vol. 250.(2) Conseil de l’Union Européenne. Liste Des Composés Phytosanitaires Autorisés En Agriculture Biologique; 2007; Vol. 189.
  • ³ https://ephy.anses.fr/resultats_recherche/ppp?sort_by=search_api_aggregation_4&sort_order=ASC&f%5B0%5D=field_intrant%253Afield_etat_produit%3A10&f%5B1%5D=field_intrant%253Afield_gamme_usage%253Afield_libelle%3AProfessionnel
  • ⁴ https://www.biorxiv.org/content/10.1101/289058v2
  • ⁵ https://www.cnrs.fr/fr/les-fongicides-sdhi-sont-toxiques-pour-les-cellules-humaines
  • ⁶ https://www.lemonde.fr/sciences/article/2020/01/21/pesticides-sdhi-450-scientifiques-appellent-a-appliquer-le-principe-de-precaution-au-plus-vite_6026712_1650684.html
  • ⁷ https://lejournal.cnrs.fr/articles/appliquer-le-principe-de-precaution-a-legard-des-sdhi
  • ⁸ Commission Européenne. Approval of active substances https://ec.europa.eu/food/sites/food/files/plant/docs/pesticides_ppp_app-proc_cfs_report-201307.pdf (accessed 2019 -12 -13)
  • ⁹ https://www.inrae.fr/sites/default/files/pdf/expertise-cuivre-en-ab-resume-francais-2.pdf
  • ¹⁰ Joseph A. Cotruvo, J.; Aron, A. T.; Ramos-Torres, K. M.; Chang, C. J. Synthetic Fluorescent Probes for Studying Copper in Biological Systems. Chem. Soc. Rev. 2015, 44 (13), 4400–4414.
  • ¹¹ https://eur-lex.europa.eu/legal-content/FR/TXT/PDF/?uri=CELEX:32021R1165&from=FR
  • ¹² Barański, M.; Srednicka-Tober, D.; Volakakis, N.; Seal, C.; Sanderson, R.; Stewart, G. B.; Benbrook, C.; Biavati, B.; Markellou, E.; Giotis, C.; Gromadzka-Ostrowska, J.; Rembiałkowska, E.; Skwarło-Sońta, K.; Tahvonen, R.; Janovská, D.; Niggli, U.; Nicot, P.; Leifert, C. Higher Antioxidant and Lower Cadmium Concentrations and Lower Incidence of Pesticide Residues in Organically Grown Crops: A Systematic Literature Review and Meta-Analyses. Br. J. Nutr. 2014, 112 (5), 794–811.
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  • ¹⁶ Reynolds, P.; Hurley, S. E.; Goldberg, D. E.; Yerabati, S.; Gunier, R. B.; Hertz, A.; Anton-Culver, H.; Bernstein, L.; Deapen, D.; Horn-Ross, P. L.; Peel, D.; Pinder, R.; Ross, R. K. R. K.; West, D.; Wright, W. E.; Ziogas, A.; California Teachers Study. Residential Proximity to Agricultural Pesticide Use and Incidence of Breast Cancer in the California Teachers Study Cohort. Environ. Res. 2004, 96 (2), 206–218.
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  • ²⁵ Kamel, F.; Tanner, C.; Umbach, D.; Hoppin, J.; Alavanja, M.; Blair, A.; Comyns, K.; Goldman, S.; Korell, M.; Langston, J.; Ross, G.; Sandler, D. Pesticide Exposure and Self-Reported Parkinson’s Disease in the Agricultural Health Study. Am. J. Epidemiol. 2007, 165 (4), 364–374.
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  • ³¹ https://www.cancer-environnement.fr/411-Cadmium-et-ses-composes.ce.aspx
  • ³² https://www.substitution-cmr.fr/index.php?id=112&tx_kleecmr_pi3%5Buid%5D=87&tx_kleecmr_pi3%5Bonglet%5D=3&cHash=56bddac1f3
  • ³³ https://www.anses.fr/fr/content/exposition-au-cadmium-l%E2%80%99anses-propose-des-valeurs-limites-pour-mieux-prot%C3%A9ger-les
  • ³⁴ Dangour, A. D.; Dodhia, S. K.; Hayter, A.; Allen, E.; Lock, K.; Uauy, R. Nutritional Quality of Organic Foods: A Systematic Review. Am. J. Clin. Nutr. 2009, 90 (3), 680–685.
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  • ³⁶ Średnicka-Tober, D.; Barański, M.; Seal, C.; Sanderson, R.; Benbrook, C.; Steinshamn, H.; Gromadzka-Ostrowska, J.; Rembiałkowska, E.; Skwarło-Sońta, K.; Eyre, M.; Cozzi, G.; Krogh Larsen, M.; Jordon, T.; Niggli, U.; Sakowski, T.; Calder, P. C.; Burdge, G. C.; Sotiraki, S.; Stefanakis, A.; Yolcu, H.; Stergiadis, S.; Chatzidimitriou, E.; Butler, G.; Stewart, G.; Leifert, C. Composition Differences between Organic and Conventional Meat: A Systematic Literature Review and Meta-Analysis. British Journal of Nutrition 2016, 115 (06), 994–1011.
  • ³⁷ Średnicka-Tober, D.; Barański, M.; Seal, C. J.; Sanderson, R.; Benbrook, C.; Steinshamn, H.; Gromadzka-Ostrowska, J.; Rembiałkowska, E.; Skwarło-Sońta, K.; Eyre, M.; Cozzi, G.; Larsen, M. K.; Jordon, T.; Niggli, U.; Sakowski, T.; Calder, P. C.; Burdge, G. C.; Sotiraki, S.; Stefanakis, A.; Stergiadis, S.; Yolcu, H.; Chatzidimitriou, E.; Butler, G.; Stewart, G.; Leifert, C. Higher PUFA and N-3 PUFA, Conjugated Linoleic Acid, α-Tocopherol and Iron, but Lower Iodine and Selenium Concentrations in Organic Milk: A Systematic Literature Review and Meta- and Redundancy Analyses. Br. J. Nutr. 2016, 115 (6), 1043–1060.
  • ³⁸ Kesse-Guyot, E.; Pointereau, P. Résultats du projet BioNutriNet : impacts d’un régime bio sur la santé et l’environnement; Solagro, 2019.
  • ³⁹ Kesse-Guyot, E.; Baudry, J.; Assmann, K. E.; Galan, P.; Hercberg, S.; Lairon, D. Prospective Association between Consumption Frequency of Organic Food and Body Weight Change, Risk of Overweight or Obesity: Results from the NutriNet-Santé Study. Br. J. Nutr. 2017, 117 (2), 325–334.
  • ⁴⁰ Baudry, J.; Lelong, H.; Adriouch, S.; Julia, C.; Allès, B.; Hercberg, S.; Touvier, M.; Lairon, D.; Galan, P.; Kesse-Guyot, E. Association between Organic Food Consumption and Metabolic Syndrome: Cross-Sectional Results from the NutriNet-Santé Study. Eur J Nutr 2018, 57 (7), 2477–2488.
  • ⁴¹ Corina Konstantinou, Stephanie Gaengler, Stavros Oikonomou, Thibaut Delplancke, Pantelis Charisiadis, Konstantinos C. Makris, Use of metabolomics in refining the effect of an organic food intervention on biomarkers of exposure to pesticides and biomarkers of oxidative damage in primary school children in Cyprus: A cluster-randomized cross-over trial, Environment International, Volume 158, 2022, 107008, ISSN 0160-4120

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174 commenti

  1. Cristina

    Articolo molto interessante e utile per dare la consapevolezza che l’alimentazione è una forma di cura per noi stessi i nostri cari e l’ambiente.

    Rispondi
  2. Betta

    L’articolo è molto interessante e chiaro. Grazie

    Rispondi
  3. Loredana

    Bello tutto ciò che dite , ma in realtà il biologico non esiste specialmente oggi che è diventato una moda, le gradi industrie ci speculano molto, per prima cosa dovrebbero bonificare i terreni ma non lo fanno xchè costerebbe troppo alle aziende , poi ormai con l’inquinamento ambientale, le piogge acide e le acque piene di arsenico ed altri prodotti chimici c’è poco di biologico. Anni fa lessi di un’ intervista a dei contadini sulla questione del superamento della quantità di arsenico nella frutta e dissero che la frutta non bio superava la soglia del 23% mentre quella bio del 18% e il contadino del bio rispose che il terreno purtroppo non era bonificato xchè costava troppo. Purtroppo siamo in un era dove si butta solo fumo negli occhi e si pensa solo al Dio denaro.

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    Rispondi
  4. Maria

    Ottimo ciò che esponete in modo molto chiaro e soprattutto interessante. Io ora, procedo sempre con la vs App, quando faccio la spesa: mi è molto utile e mi fa sentire più sicura nei miei acquisti. Grazie di esistere.

    Rispondi
  5. Antonella Roccardi

    Informazioni utilissime, certo che fatica destreggiarsi nella scelta dei prodotti!!!

    Rispondi
  6. Francesca

    Estremamente interessante e chiaro.grazir

    Rispondi
  7. Amalia

    Articolo molto interessante, informazioni preziose. Grazie

    Rispondi
  8. Filomena

    Articolo molto interessante. Grazie!

    Rispondi
  9. Gabriele

    L’articolo traccia un quadro preciso sulle differenze tra produzione biologica e convenzionale.Volevo comunque segnalare che il termine pesticida/i viene usato nei Paesi anglofoni da noi e’ piu’ corretto parlare di prodotti fitosanitari in relazione alle sostanze usate per combattere le malattie o i patogeni delle piante .

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    Rispondi
  10. Emanuele

    Grazie mille, ora sono più conoscente su questo argomento.

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    Rispondi
  11. matteo

    Bravissimi, Grazie

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    Rispondi
  12. Doretta

    Ben fatto

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    Rispondi
  13. Lucia Di Giorgio

    Grazie l’articolo molto interessante…buon lavoro…..

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    Rispondi
  14. Antonio

    Come sempre un esposizione chiara ed immediata che denota una conoscenza approfondita dell’argomento, grazie Antonio.

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    Rispondi
  15. anna maria

    ho molto apprezzato le affermazioni documentate e le fonti citate,
    grazie!

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    Rispondi
  16. Mariuccia

    Grazie, articolo molto interessante, i vostri suggerimenti sono preziosi!

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    Rispondi
  17. Laura

    Grazie del vostro importantissimo lavoro. Spero che riusciate a mantenervi sempre indipendenti nei giudizi e nelle valutazioni dei prodotti.

    Rispondi
  18. paola

    Grazie ! molto interessante…Siete molto bravi, ma è talmente difficile difenderci…però con il vs aiuto ho ritrovato almeno la voglia di provarci!

    Rispondi
  19. Lorenzo

    Grazie, molto interessante. Il simbolo dell’eurofoglia ci informa che si tratta di un prodotto bio, ma chi garantisce che lo sia effettivamente? Chi esegue eventuali test? Ogni quanto tempo?

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    Rispondi
  20. Patrizia

    Articolo molto interessante

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    Rispondi
  21. Paolo

    Articolo interessante. Grazie

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    Rispondi
  22. luigia

    informazioni chiare e utilissime. Grazie!!

    Rispondi
  23. vita

    Articolo molto interessante. Grazie

    Rispondi
  24. Elisabetta Bellotti

    Grazie per le vostre divulgazioni molto interessanti e utili

    1
    Rispondi
  25. Luisa lodovici

    Informazioni utilissime

    Rispondi
  26. Gianluca

    Grazie per il servizio che fornite, informazioni oneste intellettualmente e imparziali. Ho letto il libro e ho trovato lo stesso tenore nel contenuto.

    Rispondi
  27. Gio

    Ciao fino a quando l UE permetterà la diffusine del pesticida glifosato della Monsanto saremo in serio pericolo, anche nel biologico.
    Gio

    6
    Rispondi
  28. Rita Tienforti

    Grazie molto utile

    Rispondi
  29. Daniela

    Grazie, molto utile!

    Rispondi
  30. Loretta

    Grazie x le utilissime informazioni!

    1
    Rispondi
  31. Rosanna Barbanera

    Articolo utilissimo, ne darò ampia diffusione

    1
    Rispondi
  32. Paola

    Mio marito si dedica all’orto da quando e in pensione perciò più biologica di cosi….e si sente

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  33. Barbara

    Molto utile, grazie!

    2
    Rispondi
    1. Amaddeo Antonia

      Ma quanta fiducia possiamo avere nei prodotti biologici che acquistiamo ??. Tempo fa c’è stata una denuncia per i prodotti bio che di bio non c’era niente . I furbi esistono sempre.

      5
      Rispondi
    2. Fernanda

      Grazie, sempre utile un’informazione in più.
      I dubbi sul bio, spesso, rimangono

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      Rispondi
  34. Rosy

    Sempre molto interessante. Grazie per ogni informazione

    2
    Rispondi
  35. sara

    come sempre molto interessante e di stimolo.

    1
    Rispondi
  36. Massimo

    Molto interessante. Grazie

    1
    Rispondi
  37. MARIA PIA

    grazie per questo approfondimento sul biologico molto preciso e chiaro nell’esposizione. io vivo in Sicilia e il miglior biologico dei prodotti agricoli non arriva sui mercati locali ma va all’estero, quindi vado alla ricerca di piccole produzioni locali in bio che, essendo molto piccole, possono vendere solo a livello regionale.
    grazie sempre, date sempre informazioni utilissime per i consumatori.

    2
    Rispondi
  38. Giampietro

    Sacra informazione;spero che chi opera nel produrre ci o sappia ben comportarsi:ne va di mezzo la salute di tutti noi.Molte grazie.

    1
    Rispondi
  39. bernadettr

    bravi bel lavoro

    1
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  40. Stefania

    Grazie per la preziosa informazione

    1
    Rispondi
  41. Simonetta

    Grazie per la Vostra costante presenza con informazioni sempre interessanti e utili anche nella scelta dei prodotti presenti sul mercato. 🙂

    1
    Rispondi
  42. Antonella

    Grazie mille per la condivisione e per la possibilità che ci date di approfondire molti argomenti

    1
    Rispondi
  43. Paola Pianalto

    Articolo molto documentato !utilissimo grazie!

    2
    Rispondi
  44. Georgia

    Grazie mille per la condivisione di queste informazioni veramente utili! Prevenire è meglio che curare!

    1
    Rispondi
  45. Paola

    Grazie, molto interessante.

    1
    Rispondi
  46. Grazie per tutte le informazioni

    Grazie per tutte le inform

    azioni!!!

    1
    Rispondi
  47. Antonella

    Grazie! I vostri articoli sono sempre di grande interesse. Sono molto contenta di far parte dei vostri sostenitori.

    1
    Rispondi
  48. Valentina

    Grazie! Molto interessante.

    1
    Rispondi
  49. Gloria

    Ottimo articolo, come sempre li sono i vs!

    Rispondi
  50. Luigia Petroni

    Molto interessante essere aggiornato soprattutto sulle nuove regole che alimentano la sicurezza
    Grazie

    Rispondi
  51. Nuccia

    Grazie molto interessante…avvalora ancora di più la nostra scelta di coltivare il nostro orticello

    Rispondi
  52. Giovanni

    Molto interessante.
    Conferma quello che gia’ pensavo.

    Rispondi
  53. Oria

    Interessante, grazie.
    Credo però difficile che tutto quello che propongono Bio lo sia veramente.

    Rispondi
  54. Sergio

    Sicuramente utile e tendenzialmente rassicurante, circa la direzione intrapresa, dai settori primario e secondario, nella produzione agroalimentare. Rimane sbilanciato il livello di spesa,in relazione ai redditi medio bassi.

    Rispondi
  55. Gianfranco Ceretti

    Interessante e utile, però mi pare che i prodotti bio costano di più degli altri, o mi sbaglio? Se così è, per coloro che fanno fatica ad arrivare a fine mese, e’ un problema.

    1
    Rispondi
  56. Salvatore

    Interessante. Grazie

    Rispondi
  57. Grazia

    GRAZIE per le preziose informazioni !
    Qualche volta penso che dietro al bio ci sia qualche truffa..
    Chi può deve fare l’orto

    Rispondi
  58. Elisabetta

    Grazie, veramente scritto bene con contenuti importanti

    Rispondi
  59. Gianni

    Articolo veramente interessante. grazie 👍

    Rispondi
  60. CLAUDIO

    GRAZIE X QUESTE INFORMAZIONI

    Rispondi
  61. Marilena Mantelli

    Grazie x queste informazioni, molto interessante

    Rispondi
  62. Anna Ruta

    Interessante

    Rispondi
  63. Patrizia

    Vi ringrazio per gli articoli sempre molto interessanti ed esaustivi
    Li leggo sempre con grande piacere.

    Rispondi
  64. Iolanda

    Vi ringrazio per la serietà dell’ informazione che diffondete , sicuramente è un incentivo a perseverare nell’ acquisto di prodotti biologici

    Rispondi
  65. Sonia

    Grazie mille per queste info fondamentali in un’alimentazione ormai vegana …sono nozioni che convincono ancora di più della scelta fatta e di passare a coltivazioni bio km zero migliore ovviamente di quelle dei supermercati
    Presto prenderò il libro a presto 🥰

    Rispondi
  66. Daniela

    Molto interessante è istruttivo. Grazie

    Rispondi
    1. Giuseppe

      Grazie tante per queste informazioni molto interessanti,ne farò tesoro

      Rispondi
  67. Ivan

    Articolo come sempre molto interessante…da vegetariano e salutista convinto un grazie per il vostro lavoro!

    Rispondi
  68. Giovanna Lacerenza

    Non posso fare l’ordine perché i cookie si frappongono impedendomi di comprare il libro. Mi dispiace tanto. Se c’è un altro modo per acquistarlo vi prego i comunicarmelo. Grazie.

    Rispondi
  69. Nadia

    Bello l’articolo e molto interessante

    Rispondi
  70. Liliana

    Grazie Yuka ho letto tutte le notizie che riguardano il biologico .

    Rispondi
    1. CLAUDIO

      GRAZIE X IL VIDEO

      Rispondi
  71. Maria Teresa

    Grazie delle vostre informazione. Ho imparato cose nuove! Grazie ancora… ma usate termini italiani!!

    Rispondi
  72. Leonardo

    Un amico agricoltore mi ha detto che per chi fa BIO, sono concessi due trattamenti all’anno con pesticidi, per casi in cui non si può farne a meno. Se fosse vero, allora non esiste il Bio esente da pesticidi

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    Rispondi
  73. Anna de luca

    Ho comprato già il libro che è molto chiaro , sono soddisfatta dell’acquisto.
    Interessante anche il vostro articolo

    Rispondi
  74. Samanta

    Bell’articolo! Alcune cose le sapevo già, molte invece ne ero ignara. Grazie

    Rispondi
  75. michela

    Grazie Yuca, siete molto bravi e vi seguo con piacere. Mi spiace solo che utilizziate così tanti termini inglesi (bias, label ecc) quando la nostra bellissima e ricchissima lingua italiana non ha certo bisogno di sostitutivi.

    1
    Rispondi
  76. Giovanni

    L’agricoltura biologica, ancora meglio e di più, quella biodinamica non solo garantiscono prodotti più sani e più salutari per chi li consuma, ma altresì apporta benefici alla importantissima risorsa suolo.

    Rispondi
  77. Anna

    Articolo interessante
    Devo però sottolineare come sia difficile adottare un alimentazione bio a causa dei costi insostenibili x una famiglia media

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    Rispondi
    1. Adriano

      Non sempre i prodotti biologici costano più cari.
      Personalmente faccio parte di un gruppo di acquisto (GAS), si acquista direttamente dal produttore dopo una visita x verificare il metodo di produzione. Facendo ordini collettivi si risparmia

      1
      Rispondi
  78. Daniela

    Grazie infinite articolo molto interEssante!!!
    Sarebbe utile se nella scannerizzazikne del prodotto ci sarebbe un punteggio ulteriore per i cibi biologici

    1
    Rispondi
    1. Anna

      Concordo. Speriamo che arrivino presto a fare anche questo tipo di analisi!

      Rispondi
  79. Giovanni

    articolo molto interessante e che conferma l’impatto positivo dell’agricoltura biologica sulla nostra salute .
    Ci sono due spetti che non trovo mai trattati e che sono :
    1)La maggior presenza sui prodotti bio di micro-organismi e dell’impatto sulla nostra salute. Sarebbe molto interessante avere degli studi che misurano la diversa presenza di micoro-organismo tra prodotti bio e prodotti convenzionali.
    2) confornto tra prodotti Bio e prodotti con tecniche agricole che si ispirano alla rigenrrazione del suolo e alla permacultura.
    Grazie

    Rispondi
  80. cinzia

    I vostri articoli sono sempre molto interessanti. Purtroppo in un mondo dove l’aria ormai è irrespirabile dovremo prima o poi farne i conti. Certo è che i prodotti bio sono i migliori. Grazie

    Rispondi
  81. Marco

    Il termine usato nell’articolo “il label” è una parola inglese usata come se fosse italiana. Questo è un uso improprio che risulta goffo e sgradevole. I termini corretti nella lingua italiana esistono e sono “l’etichetta” o “il logo”, a seconda dei casi.
    Apprezzo molto il vostro operato e lo trovo importante e ben fatto.
    Grazie per l’attenzione.

    1
    Rispondi
  82. Adele castorina

    Questo articolo mi ha rinfrescato la memoria sull’argomento, che male non fa. Ma io mi chiedo: il biologico viene coltivato anch’esso su terreno ormai inquinato anche l’atmosfera è inquinata, perciò certamente con il biologico ci proteggiamo, anche se in parte, ma in ogni caso ci avveleniamo, anzi ci avvelenano, ugualmente. Comunque io sono favorevole al biologico.

    2
    Rispondi
  83. Antonella

    Grazie

    Rispondi
  84. Giovanni

    Informazioni molto istruttive. Molto funzionali per capire le differenze tra i vari prodotti agricoli che compriamo. Consapevolezza in più.

    Rispondi
  85. Giovanni

    Interessante comunicazione. Funzionale per semplicità e sintesi. Molto istruttiva. Ho apprezzato.

    Rispondi
  86. Stefano

    Grazie

    Rispondi
    1. Daniele

      Molto bravi nel valutare cosa pubblicare. Vale la pena leggervi!

      Rispondi
  87. Fausto

    Grazie. di tutto molto interessante io nel mio fazzoletto di terra coltivo di tutto con prodotti corroborante e macerato di ortica foglie di solinace aglio peperoncino

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    Rispondi
  88. Barbara Maestri

    Articolo molto chiaro e interessante

    Rispondi
  89. Laura

    Grazie!
    Scopro sempre cose interessanti.
    Sono interessanti i passaggi su quali etichette possono aiutare ad acquistare prodotti ‘più sani’ e rispettosi degli animali e dell’ambiente.

    Rispondi
  90. Giusy

    Informazioni sempre chiare e approfondite.
    Grazie!

    Rispondi
  91. Giuseppina

    Grazie …

    Rispondi
  92. Tiziana

    Ho finalmente capito di più…
    Grazie! Siete veramente bravi e la vs app è indispensabile !

    1
    Rispondi
  93. Daniela

    Grazie per queste informazioni utilissime. Andrebbero divulgate in ogni supermercato.

    Rispondi
  94. Gabriella

    Grazie per il supporto indipendente

    Rispondi
  95. Elisa

    Grazie 🌸

    Rispondi
  96. Paola

    GRAZIE per esserci.

    Rispondi
  97. Giuliano

    Un servizio splendido in tutto e per tutto .
    Il vostro lavoro non solo è utile ai consumatori
    Ma limita le sempre più sofisticate adulterazioni di una vasta gamma di prodotti
    Da parte dei produttori.

    Rispondi
  98. Graziella

    Grazie, ottimo articolo molto chiaro.

    Rispondi
  99. Rinaldo

    Molto interessante, grazie.

    Rispondi
  100. Anna

    Grazie siete bravissimi e di grande aiuto!!!
    Continuate cosi, ormai non faccio più la spesa senza la vostra app

    3
    Rispondi
  101. Luigi

    Grazie dell’interessante disamina.
    Sarei, però, curioso di avere due risposte.
    1. E’ vero che in Italia vige il permesso di adoperare anche pesticidi tradizionali sul biologico per fare fronte ad eventi naturali (siccità, eccesso di pioggia, etc) che comprometterebbero il raccolto?
    2. l’agricoltura integrata, per la quale le Regioni svolgono una stringente serie di controlli almeno un paio di volte all’anno, può essere un’alternativa? E come si verifica se il produttore ha aderito a questo tipo di agricoltura?
    Grazie

    6
    Rispondi
    1. Marco

      Mi associo alle domande

      1
      Rispondi
  102. rosanna

    Articolo molto interessante. Grazie del vostro supporto nell’aiuto ad una alimentazione più sana!!

    Rispondi
  103. Cinzia Raffaelli

    Grazie Yuka

    Rispondi
  104. Pasquale

    Buongiorno da quando vi seguo ho Imparato a fare più attenzione sui prodotti che compro grazie a voi siete formidabile.

    1
    Rispondi
  105. Pasquale

    Buongiorno da quando vi segue ho Imparato a fare più attenzione sui prodotti che compro grazie a noi siete formidabile.

    Rispondi
  106. Antonella

    Illuminanti come sempre!! Continuate così, grazieee

    Rispondi
  107. Eos

    Grazie ancora da quando uso la vostra app sto attento agli acquisti di prodotti più buoni per alimentarci sempre n.1

    2
    Rispondi
  108. Sebastiano

    Notizie molto interessanti…ogni tanto compro qualche prodotto bio…ma senza crederci troppo! Da domani valuterò più attentamente! Grazie!

    1
    Rispondi
  109. Marco Massella

    Fate tenerezza, sopratutto quando concludete le vostre analisi con suggerimenti di acquisto.

    1
    Rispondi
  110. Don Massimo Nardo

    Per favore dopo tutto questo parlare fi bio e non bio, potete dirci quali prodotti usare per piante che coltiviamo nel nostro giardino ? Faccio riferimento s pesticidi e sltro. Infatti quando andiamo dall esperto per salvare le nostre piante assalite da insetti, lui ci indica un tipo di pesticida. Non guarda se elio o non bio! Grazie. Massimo

    1
    Rispondi
    1. Jean

      commento arrogante e fuori luogo, spero non venga data risposta; dovremmo essere umili e rispettare un lavoro così prezioso come quello svolto da chi è dietro questo sito/app e altri contributi simili.
      Scrivere “dopo tutto questo parlare, etc….” è veramente irrispettoso.

      Rispondi
    2. Mich

      In rete vi sono diverse informazioni, corrette e semplici, per “produrre” autonomamente prodotti molto, molto naturali e con ingredienti e mezzi “casalinghi” che non aggrediscono violentemente le piante del proprio giardino e….non “ingrassano” le industrie che rilasciano prodotti chimici. Buona ricerca 👍🏻

      Rispondi
  111. LOREDANA

    Buongiorno a voi. Molto interessante il vostro articolo, mi ha reso più consapevole nella scelta dei prodotti. Grazie di esserci!

    Rispondi
  112. Angelo

    Fate molto bene a fare informazioni. Nonostante io utilizzi bio da oltre 30 anni c’è sempre da imparare. Grazie

    Rispondi
  113. Cicci Martini

    Buongiorno da quando, una mia amica mi ha fatto conoscere la vostra app nn faccio altro che ringraziarla

    1
    Rispondi
  114. Melina

    Conoscevo abbastanza questo argomento,comunque l’articolo è stato molto utile.
    Vorrei qualche informazione sul nichel a cui sono risultata allergica (non a livello dermatologico). Perché bio non vuol dire necessariamente nichel free o nichel tested!

    Rispondi
  115. Annamaria

    Articolo molto utile per la diffusione di concetti fondamentali di alimentazione sana

    Rispondi
  116. Silvana

    Articolo molto interessante , siete molto preziosi continuate a tenerci informati!! Grazie

    Rispondi
  117. Patrizia

    Notizie molto interessanti e utili
    Grazie

    Rispondi
  118. Antonella

    Dovrei veramente decidermi all’alimentazione BIO.Grazie per l’articolo interessante che ci permette di comprendere meglio cosa ingeriamo

    Rispondi
  119. Franco

    Grazie per l’articolo approfondito ed esauriente. Non si finisce mai di imparare e di rimaner delusi dai diversi prodotti alimentari che apparentemente meno raffinati rispetto ad altri, GRAZIE ALLA VOSTRA APPLICAZIONE, rivelano le insidie dell’industria alimentare (additivi vari più o meno a rischio).
    Purtroppo all’alimento sano o più “pulito” possibile, non sempre corrisponde un gusto migliore (al palato).

    1
    Rispondi
  120. Gabriella Giglio

    Complimenti, articolo interessante e approfondito. Io uso da anni la vostra applicazione. Ultimamente l’ho fatta conoscere a mio nipotino di 7 anni e ora vuole usarla su tutti i prodotti che gli capitano sottomano. All’ inizio era solo un gioco ma adesso sta prendendo coscienza e preferisce i cibi più salutari. Grazie anche per questo

    1
    Rispondi
  121. Giampaolo

    Molto interessante. Grazie!

    Rispondi
  122. Giuseppe

    Interessante! Grazie per la chiarezza e la serietà con le quali trattate questi argomenti

    Rispondi
  123. Mario

    Mi coltivo da me la maggior parte delle verdure e cerco di non usare fitofarmaci e insetticidi eventualmente x combattere insetti o funghi. Non so come si coltiva in biologico ma credo che la cosa più bella e’ andare nell’orto e cogliere quello che ti occorre.

    1
    Rispondi
  124. Fabrizio

    Bell’articolo, complimenti!

    Rispondi
  125. Gordana

    Grazie per le preziose informazioni.

    Rispondi
  126. Paolo

    grazie per i vostri preziosi aggiornamenti.

    Rispondi
    1. Rosalia

      Trovo questa applicazione molto Utile.

      Rispondi
  127. Mariella Cosola

    Grazieeee

    Rispondi
  128. Luigi

    Meglio se possibile ma giare prodotti biologici, ancor meglio trovare un piccolo orto da coltivare

    Rispondi
  129. Maura linda

    Bellissima relazione! Utile e chiarificatrice

    Rispondi
  130. Maria Rosaria

    Buongiorno, quello che trovo sempre più spesso vicino alla foglia verde del biologico è la scritta Agricoltura Non UE, come si può sapere se fuori dall’unione europea possiamo stare certi che adottino gli stessi criteri??? Impossibile. Per cui io e molte altre persone non compriamo più questi prodotti non sicuri.

    10
    Rispondi
    1. Luigi

      Purtroppo temo che i coltivatori esteri devono innanzitutto seguire le leggi dei paesi di produzione. Ciò che è da capire è se le importazioni seguono criteri che ci proteggono. Un esempio è il glifosato presente nei grani nordamericani e l’uso che si fa di questi grani per la produzione di pasta e prodotti da forno.

      2
      Rispondi
  131. Irene

    Grazie per il vostro impegno!

    Rispondi
  132. Antonietta

    Grazie molto interessante, anch’io faccio la spesa solo con la cartina

    Rispondi
    1. Marco

      Il termine usato negli articoli “il label” è una parola inglese usata come se fosse italiano che, oltre a non avere motivo di esistere, risulta goffo e sgradevole. I termini corretti, ampiamente usati nella lingua italiana sono in alcuni casi “l’etichetta”, in altri “il logo”.
      Grazie per l’attenzione.

      Rispondi
  133. Paola

    Sempre molto interessanti i vostri articoli. Grazie mille!

    Rispondi
  134. Alex

    Ci piacciono molto questi approfondimenti. Grazie

    Rispondi
  135. Maria

    Sempre molto interessanti i vs articoli !!

    Rispondi
  136. Nadia Pinato

    Molto interessante, conferma ciò che penso ,grazie per il vostro aiuto,uso tanto la vostra app.Saluti e buon lavoro.

    Rispondi
  137. Viktoriya

    Grazie.. molto interessante e spiegato molto bene!👍 ogni volta quando faccio spesa sto usando Yuka e mi reso conto che 80% circa in supermercato merce non ha qualità!!!!! Purtroppo!!!!

    Rispondi
  138. Emilia

    Grazie, molto interessante, continuate ad informarci

    Rispondi
  139. Enrica

    Grazie per le preziose informazioni, faccio la spesa acquistando solo con la carotina

    Rispondi
  140. Graziella.

    Grazie..molto interessante..

    1
    Rispondi
  141. Giovanna

    Magnifico articolo. Chiaro

    1
    Rispondi
  142. Marisa

    Grazie e continuate a tenerci informati…grazie.

    1
    Rispondi
  143. pierdomenico

    Molto interessante ed educativo per la scelta degli alimenti. Sarebbe auspicabile un piccolo passo in avanti sul tema del benessere e della salute fornendo delle indicazione sul come questi cibi, sebbene biologici e con ridotto impatto, possono essere trattati dalle persone che se ne alimentano per eliminare i rischi residuali, specie per quanto riguarda quelle componenti usate in agricotura che ancora sono rischiose

    1
    Rispondi
  144. Michele

    Grazie per quello che fate. La nostra salute è al primo posto e Voi siete i nostri custodi. Grazie ancora e buon lavoro.

    1
    Rispondi
  145. Agata

    Trovo tutto molto interessante ,

    Rispondi
  146. Primo

    Grazie per il lavoro che fate molto interessanti i vostri consigli

    Rispondi
  147. Paola

    Davvero molto interessante…..Grazie per il vostro lavoro

    Rispondi
  148. Salvatore Minieri

    Il vostro articolo è molto interessante e approfondisce puntualmente tutti gli aspetti positivi dell’alimentazione Bio attraverso prodotti notevolmente più sani.
    Vi ringrazio per i vostri consigli puntuali.

    Rispondi
  149. Martine. NEAU

    Mi siete di una grande utilità quando vado a fare la spesa.
    Grazie mille!!!!!
    La ricerca della genuinità è veramente buona lotta quotidiana per alimentarsi di un modo sano e consapevole.

    Rispondi
  150. NUNZIO

    Cari ragazzi, permettetemi di chiamarvi così!! Con tutto il bene che vi voglio il vostro lavoro è straordinario, svolto sempre nelle regole che ci propongono… Purtroppo credo che la comunità Europea abbia approvato la modifica OMG di molti semi per le colture future… Quindi penso che sarà molto difficile trovare qualcosa di Bio perché stanno ostacolando in tutti i modi questa semplice funzione… Spero sempre in un mondo migliore, ma i segnali che ricevo mi danno ragione.
    Vi abbraccio con affetto!!

    4
    Rispondi
  151. Michele

    Scrittura precisa ,naturalmente se noi stessi rispettiamo le regole e a seguire tutto il resto del mondo

    Rispondi
  152. Gaa

    Tutto un articolo per dire “Sì è più sana dato che, come sanno tutti non usa pesticidi e sostante sintetiche”?
    Ottimo

    1
    Rispondi
  153. Silvana Cangiano

    Molto interessante il vostro articolo ma purtroppo i costi elevati dei prodotti biologici non consentono il loro totale consumo.Quando posso io preferisco comprare biologico mi piacerebbe farlo più spesso.grazie per le vostre preziose notizie.

    Rispondi
  154. Francesca Sabina

    Ho comprato il vostro libro ed è stupendo, fatto benissimo, ogni volta che ho un dubbio sulla mia alimentazione vado subito a consultarlo. Continuate così!!!

    Rispondi
  155. Silvia

    Il vostro lavoro è eccezionale e prezioso
    Grazie

    Rispondi
  156. Paolo

    Informazioni molto interessanti, tutti noi dovremmo cercare di mettere in pratica i vostri consigli.

    Rispondi
  157. Maria Grazia Blasutto

    Grazie, colgo anche l’occasione di augurarvi un Buon 2024.
    Non solo gli articoli ma anche l’uso della app diffondono cultura dell’alimentazione e rendono la spesa e il consumo consapevoli, aspetto determinante per il benessere delle persone e del sistema di natura in cui viviamo.

    Rispondi
  158. Giuseppe

    gambino

    Rispondi
    1. Graziella

      Grazie davvero per il vostro impegno. Buon lavoro

      1
      Rispondi
      1. Wina

        L’articolo è molto interessante,e sicuramente anche il libro
        Lo acquisterò in secondo momento
        Grazie per queste utilissime info.